Il sole consuma la ragione
Un osso nudo abbandonato
Accanto a un muro scrostato
Tutti parlano di tutto
Applausi sopra l’asfalto fumante
Mentre cerco di disperdere
Gli strascichi della mente
Nel bailamme circostante
Il tramonto di un’idea
L’abbandono della speranza
L’inferno che avanza
L’ignobile desiderio
Di trasgredire la verità di una realtà fittizia
Malgrado il profumo dei miracoli
Aleggi ancora sopra la mia testa
Non ho più voglia di ascoltare
Il senso unico degli altri
Cerco di farmi bastare i segni
Crudelmente impegnati
A sfumare fulgidi sguardi
E labbra
Labbra a profusione che ricalcano l’affetto
Del mio innato silenzio
Altro non potrei pretendere
Nello spazio assurdo di questo mondo
La libertà è una parola astrusa come il vento
Osservo la felicità
Negli occhi indifesi di un miracolo
Mi sento invadere dall’ostilità che travolge
L’infima vita di un estraneo
Perdendo i fragili versi dei miei passi.
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Ciao Francesco