Aprirsi
d’orizzonte d’estate
nella luce rovente
Aprirsi
ai tuoi occhi diversi
- e le ugole aggrappate alle nuvole
(queste mani
che s'intersecano fredde
ed evaporano calde)
Sfavillante per uno
accecante per l’altro
si divincola il riflesso
- di uniche, doloranti catarsi
(il male si nutre
di te e di me
e di chiasso è il silenzio)
Sono quel che sono, a prescindere;
e se decido di scrivere,
dalle mani nascono fiumi
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quel tuo sprezzo imperante e salvifico .
Un saluto Sasha di cuore