Il bullo firma
il suo estuario di violenza,
torchia col buio della ragione
la vita indifesa dell’altro
e lo sporca di soprusi
e lo sporca di vergogna
e lo intrappola nel silenzio
e lo intrappola nella paura.
Il bullo precipita nell’odio,
vince a scacchi con l’arroganza,
ma è solo un germoglio ammalato
gettato in un cuore accecato
che spera d’essere aiutato
a ridipingere d’amore
sé stesso e l’altro.
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