Questo corpo senza più calore

morto e sepolto

avvolto in questa viscida tela

e appeso al vento


 affinché lo asciughi.

Un vento cosi freddo

da far battere i denti,

questo corpo insepolto

esposto

manifesto esplicito

di un infelice


morte.

Pestato,usato ,e infine abbandonato.

Sfortunato , mal riuscito,

appeso  al vento,  culla e carezza,

di un bozzolo

  andato a male.

I vermi  a far banchetto  di queste carni

gustano a gran ganasce ,

persino i resti del tuo sentire.

Lauto pasto sono i tuoi tanti cuori

mangiati uno ad uno

e poi sputati ,

masticati senza troppi pensieri,

convinti quei denti di non farti male.

Povero, disgraziato corpo  incompreso ,

spiegato come vela alle intemperie

pesante come piombo per cedevoli mani.

Caduto  senza rinascita ,felice del buio che ti avvolge piano.
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Profilo Autore: Marina Lolli  

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Commenti  

fintipa2
+1 # fintipa2 25-05-2017 09:06
leggendoti mi sono venuti in mente i versi della "Carogna" di Baudelaire , ma anche scene viste e riviste di corpi devastati.
una riflessione sul corpo dopo che la vita l'ha lasciata in balia delle forze disgregatrici senza alcuna speranza di rinascita
porta a considerare il mistero della vita stessa, il suo porsi da interfaccia col tempo, il suo fornire calore ad un motore
che macina il progetto di sopravvivenza e nel contempo illude di immortalità.
Rimane comunque materia disperante, massa" pesante come piombo" che toglie ogni illusione alla mente
consegnandole solo rassegnazione.
che sia questo o metafora della vita stessa, ridotta ad un insieme di bisogni materiali
e dunque destinati ad essere fino in fondo soltanto massa che avverte gravità e disfacimento all'orizzonte o qualcos'altro,
la tua poesia mi è piaciuta.
ciao franco
Marina Lolli
+1 # Marina Lolli 25-05-2017 16:25
Buon pomeriggio , voglio rinraziarti per il commento, ho trovato veramente interessante l interpretazione che ha i dato alla mia poesia.Tu parli di materia, quel corpo descritto ,così vuoto e pesante torna a far parte dell'universo ,così come un sasso o una stella .
E in fondo si dice che siamo fatti della stessa materia ,quindi abbandonati dalla vita si torna ad iniziare ancora ..
M detto questo ,volevo ringraziarti moltissimo per aver citato la poesia di Baudelaire "una carogna" ,che non conoscevo,e che ho cercato subito dopo aver letto il tuo commento.
Di nuovo grazie ,Marina.

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