Tra un equinozio e un solstizio

osserviamo la notte polare

che danza intorno

al centro

in una

sequenza 

eterna ed infinita.

Mentre lo squilibrio

del nostro volo,

a poche ore 

dal varo,

si è già 

fatto

cosa

troppo

evidente.

Un’occasione 

indissociabile dal tempo.

Bisognerebbe disfarsi

dell’umore rosso,

della bile nera,

abbandonarsi

al destino

come scelta,

alla transitorietà.

Planeremmo pulsando

(nuvolosità permettendo)

sulla soglia dell’eternità.


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Commenti  

Sabina
+1 # Sabina 01-08-2020 14:59
"Bisognerebbe disfarsi dell'umore rosso, della bile nera"

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