Arpioni le stelle
e raccogli dalla terra le origini,
come strega alla stregua di un angelo
ed io stratega
di un pensiero alato a lato
dei tuoi sorrisi beffardi
assaggio gocce del tuo veleno
che ora è ristoro,
che ora è sconforto.
Mentre sedotto dalle tue mani
che distillano pozioni di senno,
mi chiedo se dotto è il mio dire di te,
che ora è l’antidoto,
che ora è l’inferno.
Commenti
Ora bello , ora no... forse sono questi glia amori che piacciono di più, chissà?
Comunque il tuo poetare è sempre dotto.......... .....Bravo!
Era da un po' che non ti vedevo, sempre apprezzate le tue composizioni (ma anche scomposizioni).
Un saluto da Ibla.
e d'otto dottori non sarebbero ottavo - di te
ma semplici stele ai confini di stelle - di te
per te or dirò
che non esiste EMANUENSE
più bravo di te!!! :)
- avoja a scimmiottartiii iiiiiiiiiiii -