Lento come una larva di lepidottero uscita dal letargo mi levai le lenzuola del letto, mi lavai e indossai un paio di leggins leggerissimi in leacril color lilla e, come una libellula su un fior di loto, mi lanciai a gambe levate su un lungo litorale di una località di lago ma inciampai in un ramo di leccio procurandomi una lancinante lussazione lombare che richiese una lunga degenza fino all'ultimo lunedì di luglio. Dopo lunghi e lenti esercizi ai legamenti, liberata la mente da questi lacci e lacciuoli, prima di lasciare la struttura, offrii una birra ad una leziosa logopedista, un po' lesbica, che lavorava lì, la quale, col sorriso sulle sue labbra come quelle di un lemure della Lunigiana, mi augurò scherzosamente... In bocca al luppolo!
Alla fine tornai lietamente nel mio loft sul lungotevere dove, tra un limoncello, un lecca lecca e profumi di lavanda, mi dedicai ad una lettura leggera delle Lamentazioni di Geremia, della Lisistrata, del Leviathan e alla fine di Lolita...ascoltando l'ultimo long playing del Litfiba spaparanzato su una
chaise - longue di Le Corbusier.. ehh
,.. non siam mica qui a mettere le giarrettiere ai fenicotteri rosa... neh!