Ricordo una via nel paese,
Dove vivevo senza spese,
Un jeans strappato e un giubbino,
Tutto il di' a far casino.
La strada come palestra di vita,
Tra gente con la fedina poco pulita,
Imparando come girano le cose al mondo,
Galleggiando senza toccare il fondo.
Così è andata e indietro non si torna,
La pediatra un'altro me non sforna,
Ma nulla rinnego e nulla rimpiango,
Io e le mie scarpe sporche di fango.
Quei ricordi tornano alla mente,
Lo fanno in maniera prepotente,
Oggi mi guardo e ringrazio il Signore,
Ringrazio di non esser stato mai a San Vittore.
Dove vivevo senza spese,
Un jeans strappato e un giubbino,
Tutto il di' a far casino.
La strada come palestra di vita,
Tra gente con la fedina poco pulita,
Imparando come girano le cose al mondo,
Galleggiando senza toccare il fondo.
Così è andata e indietro non si torna,
La pediatra un'altro me non sforna,
Ma nulla rinnego e nulla rimpiango,
Io e le mie scarpe sporche di fango.
Quei ricordi tornano alla mente,
Lo fanno in maniera prepotente,
Oggi mi guardo e ringrazio il Signore,
Ringrazio di non esser stato mai a San Vittore.