Chi ci anima lo sa.
Gioca al sagace Tommaso
ritiene sia Dio, pretenzioso
mentre ringrazio del concesso
e per l’affranto spendo.
Vacilla incerta sicurezza
tra una preghiera e l’altra
si riconosce merce
alla mercé del mondo. Dove tutti
di perfezione siamo parte
dalla idealità, fatta utopia
sempre più distanti
come dal nostro rango
tramutato in fango.
Complice l’orizzonte perso
del nostro scopo semplice:
riunire Dio tra le macerie
dei nostri inutili rifiuti.
Sì ché Dio è Amore. Sì
che tutti si ritrovi
il proprio frammento Divino
d’irrinunciabile irradiazione.
Identica l’origine
nella smarrita strada
tra i fumi e questa nebbia
che avvolgono e inebriano
a intensità variabile.
Sia si spari e ci si faccia vanto
si spreghi e ci si pianga addosso
si giudichi fuori equilibrio
- privi di bilico -
… ritroviamo il manubrio,
la vanga e la faccia
giusto per gustare
quel poterci perdere
tra la luce e vincere
in questo fazzoletto meraviglia
… prima del tempo.
Commenti
non funziona come un cerchio
e forse Ing tra il fango e il rango
si potrebbe pensare che siano la faccia sicura di come ci muoviamo .
sentirsi nella giusta direzione
può essere indulgente
forse fin troppo
semmai la vita é una linea continua
ma non credo
Dio é solo amore
é controverso crederlo
ma é così
non tutto può essere un opinione
almeno per me .
Grazie buona giornata ING