Ma... soffrirai dove i sospiri si incontreranno e faranno a botte. Mi perderai... nelle tue distrazioni e consumerò quel che resta di te.
Poi mi cercherai… tra i vuoti della tua anima, in mezzo ai ricordi costruiti dall'immaginazione che li sbiadisce fino a cancellarli.
Ti pentirai. Ti pentirai dei passi che, falsi, ti hanno ingannato e che hai accettato come veri. Quei passi che a ritroso vorresti rivivere per aggiustare un tempo che mai più ritornerà per perdonarti.
E quindi piangerai, annaffiando, giorno dopo giorno, una coscienza menefreghista che t'ha cancellato il cuore.
E quelle mani… non toccheranno più anime fragili senza macchiarle a fuoco per sempre. Non accarezzeranno mai più ne brividi ne sfioreranno labbra se non per maledirle dopo averle morse.
Resterà chiuso, tra le quattro pareti del petto, un solo sentimento negativo a tua scelta, che accompagnerà ogni tuo vivo pensiero fino a quando non avrà più voce. Col sopravvento, circonderà anche lo stantio dei tuoi pianti, si nutrirà della tristezza dei gesti pesanti, fin quando ti abbasserà le spalle e la testa.
In un frammento di sole, apparirò, mi sorriderai, pensando che tutto sia già passato… ma ti sorriderò anche io e, con un cenno ti annuncerò che tutto è, semplicemente, solo l'inizio.