sul terrazzo
è acceso
il planetario
la notte che profuma
di terra
spogliando all’aria
essenze di campi
come vita
a primavera
tornando
verso pianeti
astri lucenti
l’anelito provo
di scoprire
nuovi mondi
in scia di comete
satelliti moderni
ma ad attraversare il buio
girato l’angolo
quante ombre antiche
addosso fantasmi
incubo universo
quando rientro
nel guscio
mirando al soffitto
e le stelle che invento
non reggono calce
cadendo addosso
cerco anche la luna
nei sogni di traverso
e finita la bottiglia
mi alzo a bere
allora basta una vecchia lampadina
nel sincizio di crepe
e a domani
il bonus del sisma
abbi fede
è acceso
il planetario
la notte che profuma
di terra
spogliando all’aria
essenze di campi
come vita
a primavera
tornando
verso pianeti
astri lucenti
l’anelito provo
di scoprire
nuovi mondi
in scia di comete
satelliti moderni
ma ad attraversare il buio
girato l’angolo
quante ombre antiche
addosso fantasmi
incubo universo
quando rientro
nel guscio
mirando al soffitto
e le stelle che invento
non reggono calce
cadendo addosso
cerco anche la luna
nei sogni di traverso
e finita la bottiglia
mi alzo a bere
allora basta una vecchia lampadina
nel sincizio di crepe
e a domani
il bonus del sisma
abbi fede
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