Nel meriggio, a riguardare l’acqua,
del non confine la lunga retta è falsa.
Di sopra, un cielo sfaccendato e stanco;
di sotto, un mare che vuole provocare
in questi istanti che lei mi manca un po’.

È orizzonte da circuire.
La linea sua vorrei ora rubare
per farla di matita diventare,
da scorrere e poi riscorrere sul blu
e disegnare il viso che mi aspetta.

*
Stesura 2007
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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