E' l'Autore che si propone a un pubblico, e se il lettore non capisce significa che l'Autore non è stato capace di esprimersi.

Limpide note di note espressioni
siano quelle che canto da poeta,
per non dover sembrar solo un esteta
di mie vanagloriose sensazioni,

e se poeti in cerca d’estetismi
vo leggendo, non amo decrittare,
né a mia volta mi piace secretare
significati entro oscuri ermetismi,

ch’ermetismo non è difficil testo
ma spirale d’equivoco linguaggio
mentre ’l “difficil” propone un messaggio
che un argomento interpreta indigesto.

Se dicessi che per me solamente
scrivo versi, non sarei veritiero
ma se ad altri mi propongo sincero
il mio cuor pur dev’esser accogliente.

ch’esser complici amano i lettori,
partecipare alle altrui scorrerie
cavalcando per le altrui praterie
e labili rincorrer lor umori.

La poësia come un amor seduce
ma pochi amano chi se la tira,
chi ad ardenti sacri fuochi s’ispira
ma poi fumoserie solo produce.

Vino ch’offro da poeta sia schietto,
pane ch’offro dev’essere fragrante,
e il brodo ancor dev’essere fumante
e un sapor troppo greve sia corretto

consapevole che un gradevol piatto,
per quanto io lo voglia raffinato,
non dovrebbe sol esser cucinato
con spezie e con immagini d’accatto.

E se poi dev’offrir disperazione
o qualsivoglia triste sentimento
sol essere non può un cupo lamento
che non catturi immedesimazione.

Poche altre cose vorrei soddisfatte
quali grammatica e punteggiatura,
segnali stradali della cultura
che vanno rispettati oppur si sbatte.

Sol per me vale ciò che sopra intendo
ché non mi piace fare il maestrino,
ciascun vada per il proprio destino
i propri estri e fervori seguendo.
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Profilo Autore: Sisifo Gioioso  

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Commenti  

ioffa
# ioffa 08-11-2024 10:35
Concordo pienamente con queste quartine. Del resto la poesia è una forma di comunicazione umana e comunicare vuol dire esprimersi in maniera tale da poter essere capiti da chi ci legge/ascolta/g uarda, altrimenti non è arte né poesia né comunicazione ma solo spreco di inchiostro, di colori, di bit, di tempo sia per chi non riesce ad esprimersi né riesce a comunicare sensazioni, sia per il lettore/spettat ore che non può cogliere messaggi o sentimenti. Ed ovviamente, nel caso della poesia (come in qualsiasi testo parlato o scritto) il rispetto di grammatica e punteggiatura rientra nella necessità di essere comprensibile e non equivoca; se poi si riesce anche a rispettare forme per rendere gradevole l'ascolto dei versi, tanto meglio, ma prima di tutto chiarezza e correttezza.
Ah, P.S.: provate a sbagliare una virgola o un punto mentre scrivete un software e guardate se il computer poi vi batte le mani :D :D :D
Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 08-11-2024 10:49
Grazie Ioffa per la condivisione e il sostegno. Ho specificato quali sono le regole cui attenermi (io). Ma non posso nascondere che leggo troppi testi incomprensibili . A chi giovano? Spero almeno a qualcun altro.

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