Sonetto classico di endecasillabi canonici leggibili a scelta in tonalità a maiore o a minore, quartine a rime incrociate e terzine a rime alternate, ispirato da “Vendo e svendo Ali di carta al mercato dell'usato” di “Vita-mina”.
Io cerco un cuore senza cicatrici
né con ferraglia dentro rumorosa
che ogni qualvolta mente si riposa
ricorda freddo immagini infelici.
Amori spenti di fuggite attrici
che la fiducia tutta m’han corrosa
lasciando solo sofferenza a iosa
e le mie tasche vuote e debitrici.
Anzi, pertanto, per pagare avrei
solo biglietti già tutti scaduti
delle illusioni che baratterei
col nuovo cuore che, chissà, m’aiuti
a conquistare quella nuova “lei”
cui mi vergogno pure a far saluti.
13/10/2024
Commenti