E ti disegno in un raggio di luna
perché sei cicatrice di sguardi
che bacia il mio esistere
come un firmamento di battiti
fiorito fra le nostre mani.
Così, sull’uscio del mio cuore,
si sbottona l’anima mia
mentre il cielo,
violino infuocato di solitudine,
riposa in un abbraccio
quando anche l’universo
s’accoccola nel nostro destino
come pioggia di girasoli
intinta in un diario di stelle.
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