È gravità che inghiotte la luce.
Tenebra diffusa prima del frastuono, 
rabbia nei pugni stretti mutilati. 
Capo chino sul buco nero dell'uomo, 
frenesia bellica nelle fucine di Efesto. 
Giochi di ombre, di anime vendute, 
scricchiolio nel vuoto di atomi in fissione. 
Secondi interminabili come mannaie nei porcili,
funghi nel cielo come prodigi divini. 
Distruzione di mondi, 
solenne turpiloquio,
di uno sterile futuro, 
senza memoria del passato.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Fabrizio  

Questo autore ha pubblicato 39 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Francesco*
# Francesco* 17-03-2024 08:53
Ho letto con piacere questa composizione, volutamente provocatoria, nel futuro e del futuro si può fare solo ipotesi su quel che sarà, ma il passato vissuto non va mai dimenticato e l'autore con senso pratico lo rimarca nella chiusa.
Fabrizio
# Fabrizio 19-03-2024 18:11
Ti ringrazio. Gentile come sempre :-)

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.