Il ventilatore è intristito
Confonde una storia nel mito
di una morale fin troppo lontana
E cioè che l'estate non ha un viso
ma è solo il fervido immaginare
di una tramontana
E sfinito gli chiedo una chiesa
Non una porta ma una chiave segreta
per scartare l'ovvio come una sorpresa
A testa bassa
non mette bocca tra moglie e marito
o sulle fedi, ma se non le passa
non ci mette molto a portarti via il dito
In quella griglia smerigliata che pensa?
Che per nessuno sa cosa
Ha perso la pazienza
Come l'idiozia di ogni essere umano:
che scommette sul fuoco
e sull'inverno ci mette la mano