È una normale sera di guerra
Attraverso il denso nero fumo delle rovine
Il rosso all'orizzonte è quello del fuoco
Sui tanti soli rossi traspaiono le ombre
Che io sogno di fronde di ampi tamerici
Protesi i verdi rami fino a sfiorare
Le azzurre acque di quell'antico mare
Invece sono travi e scheletri di edifici
Dalle cui radici sorgono arti puntati al cielo
Che abbattuti, sospesi, ultimi resistono
A chiedere perché, ad indicare la colpa.
Nella mia solitudine e nel sinistro silenzio
Interrotto a tratti da improvvisi squarci
Di un nuovo sole in accordo col tuono
Vedo muoversi ombre tristi e curve
Per poco le seguo per quel che il mio corpo consente
Ma ancora mi chiedo 'son vere?'
Oppure spettri che seguono un incubo
Nell'incessante ricerca di un suono o un respiro
Ed è notte. La notte del genere umano
Di un uomo che ormai sordo non vede
Soppraggiunto l'ultimo tramonto del sole
Attraverso il denso nero fumo delle rovine
Il rosso all'orizzonte è quello del fuoco
Sui tanti soli rossi traspaiono le ombre
Che io sogno di fronde di ampi tamerici
Protesi i verdi rami fino a sfiorare
Le azzurre acque di quell'antico mare
Invece sono travi e scheletri di edifici
Dalle cui radici sorgono arti puntati al cielo
Che abbattuti, sospesi, ultimi resistono
A chiedere perché, ad indicare la colpa.
Nella mia solitudine e nel sinistro silenzio
Interrotto a tratti da improvvisi squarci
Di un nuovo sole in accordo col tuono
Vedo muoversi ombre tristi e curve
Per poco le seguo per quel che il mio corpo consente
Ma ancora mi chiedo 'son vere?'
Oppure spettri che seguono un incubo
Nell'incessante ricerca di un suono o un respiro
Ed è notte. La notte del genere umano
Di un uomo che ormai sordo non vede
Soppraggiunto l'ultimo tramonto del sole
Commenti
Probabile, non si sia mai provato il vero giorno. Grazie.