È una normale sera di guerra 
Attraverso il denso nero fumo delle rovine
Il rosso all'orizzonte è quello del fuoco
Sui tanti soli rossi traspaiono le ombre
Che io sogno di fronde di ampi tamerici
Protesi i verdi rami fino a sfiorare 
Le azzurre acque di quell'antico mare 
Invece sono travi e scheletri di edifici 
Dalle cui radici sorgono arti puntati al cielo
Che abbattuti, sospesi, ultimi resistono
A chiedere perché, ad indicare la colpa.

Nella mia solitudine e nel sinistro silenzio
Interrotto a tratti da improvvisi squarci
Di un nuovo sole in accordo col tuono
Vedo muoversi ombre tristi e curve
Per poco le seguo per quel che il mio corpo consente
Ma ancora mi chiedo 'son vere?'
Oppure spettri che seguono un incubo
Nell'incessante ricerca di un suono o un respiro
Ed è notte. La notte del genere umano 
Di un uomo che ormai sordo non vede
Soppraggiunto l'ultimo tramonto del sole
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Axel  

Questo autore ha pubblicato 14 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Bowil da Wilobi
# Bowil da Wilobi 13-11-2023 21:26
Ancora non si comprende che ogni tragedia, ogni battaglia è una disfatta, è la notte del genere umano.
Probabile, non si sia mai provato il vero giorno. Grazie.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.