Svegliati: la vita è dolore
Con quanto coraggio potrei dire
"Ho camminato nella valle dell'ombra della morte
E visto
Le case, donne con capelli intrecciati
Uomini con vestiti stretti nei treni"
Attraverso binari; stasi
Nella valle dell'ombra della morte
Mi sveglierò nel cuore della notte
Nel cuore delle tenebre
Con quanto coraggio potrei andare
E segnare su ogni muro
Ogni albero, ogni montagna, ogni mare
Ogni foglia di ogni albero (è piena di veleno)
E scrivere "svegliati: la vita è"
Senza finire la frase
Potessi con le lingue sussurrare
A immobili specchi
E impenetrabili finestre
E con gli occhi scavalcare
Le distese sinistre del cuore
Ma la mano è tesa verso una conca infinita
L'orecchio tende a venti senza suono
Gli occhi oserebbero scavalcare
Le distese sinistre, i muri dei giardini abbandonati
Con cocci di bottiglie
Ma il cuore mio si accartoccia
E si forma in quello di uno spaventapasseri:
Fermo, nei campi gialli, con corvi sulle spalle