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Commenti
che altro dire Catilina di un Poeta che ha sconvolto l'idea stessa di tempo .
Un abbraccio grande
Chi ti defrauda dell’anima lo fa sempre in maniera silenziosa, subdola.
Tempo fa mi sono ritrovata a vivere una sorta di eutanasia. Puoi riconoscerne il colpevole, tuttavia resti inerme, non sai come combatterlo e, quando sei svuotato, non ne hai più nemmeno la forza.
Dichiari vendetta?
La realtà è che sei prigioniero. Che fai?
Ti affidi all’unica alternativa che ti consola. Un’unica emozione. L’unica che ancora riesci a provare: la nostalgia. I popoli nordici hanno un termine che mi piace molto: Kaukokaipuu.
Le emozioni non si possono spiegare, sono caratterizzate dalla dimensione inconscia e, come i processi onirici, non seguono percorsi temporali e spaziali lineari. Dunque il tuo “guardò con nostalgia ma non sapeva dove” sopraggiunge ad annullare tempo e spazio quasi a fare in modo che quell’eutanasia non sia mai esistita o, se è esistita, almeno sia più dolce l’arrendersi.