Quell’aratro solcava
parafrasi della mia solitudine,
angoli di cielo riversi
in una nevicata di ricordi,
la fragile luce appassita
dei miei anni distratti.
Un silenzio d’autunno
vestiva un dolce temporale,
i campi sussurravano di stanchezza
disegnati dal pianto della pioggia:
brillerà un firmamento di stelle
come il tempo di una nuova speranza.
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