Si adagiava silenzio solitario
all'incalzare del dì
su quella melodia stupenda immaginando di seguire
passi veloci
investiti dal ciclone
percorso dagli anni
scottanti
ripresi dai cuori arrabbiati
che terminavano
serate, coperte dalla bianca nevicata, nell'incessante
ostinazione, del basso cadere
eterno insopportabile
dolore


1/2/2011


A volte il tempo non fa respirare o male, perdendosi nel vuoto del silenzio
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Profilo Autore: poesie profonde  

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Commenti  

Fone
# Fone 13-05-2022 22:34
Mi ricorda molto una serata in birreria dove uscendo in inverno c'è quel momento di solitudine che ti porta all'auto che ti fa dire: Chi ti ha portato qui? E: Accidenti un altra volta. Poi quel male di vivere che ce la chi prova noia di sopportale quella tanto profonda insoddisfazione che incoraggia a qualcosa di grande ma anche svilisce. La sento molto bene.
Grazi della condivisione del tuo lavoro
poesie profonde
# poesie profonde 14-05-2022 08:57
Grazie tante Fone. Buona giornata a te

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