Nient’altro che silenzio
In questo luogo
Disperato
Senza tracce
Perseguitato
Dall'incauta luce
Di una falsa esistenza
Ho smarrito
Tra i meandri del tempo
Minuti
Ore
Giorni
Settimane
Mesi
Anni
La forza di combattere
Per un’altra alba incolore
E il mio cuore
Ha trasformato l'amore
In un mero ricordo
Di meravigliosa solitudine.
La mia anima
probabilmente nacque lontana
piccola povera nuda
come quasi tutte, penso io.
.
Aveva ed ha un sapore indomito
e la voglia di sollevarsi in piedi
.
Non le ho mai chiesto altro
che affrontare ogni temperatura,
i trucchi delle ombre, le rivoluzioni.
.
.Insieme disegnammo poligoni
per riscrivere su pietra tempi paleolitici
da lanciare verso la mattina dopo.
.
Migra come qualsiasi uccello giovane
cercando ogni idea calorosa e nuova.
Ha una singolare passione per le fiamme,
non gradisce regole e sottolineature,
s’innamora delle correzioni in corso
perché meno di me invecchia.
.
Le basta un niente per quei giochi
dove l’età passata si cancella
e si torna all’inizio del gioco.
.
Essendo una avventuriera
capace di Santità e possedendo
quel certo tipo di simpatia scozzese,
(rude dunque e al malto invecchiato)
e quel senso di colpa tutto italiano
(dannoso all’autostima e alla responsabilità)
non offre semplicità o certezze
e, da par mio, la contraccambio.
.
Essendo infedeli convinti
(per quel che davvero significa)
ci caratterizza una genetica incredulità.
Io non ho certezze sulla sua esistenza
come lei ha molti dubbi sulla mia
e tuttavia ce la spassiamo nobilmente.
.
Visti insieme al tempo presente
(troppo presente per essere descritto)
ma consapevoli della nostra immensità
stiamo lavorando per una fine a filo terra
nascosta, lucida, oscura, sfuggente,
(diciamo pure molto sotto traccia)
ma con il nostro inizio assai coerente.
Qui in basso da noi
dove siamo solo circostanze
è il caso spesso quello che ci muove
anche se per vizio siamo eroi
ciechi in mareggiate di speranze.
Noi siamo tempo
non siamo stati mai altro che tempo
(che come ben si sa è relativo)
e, tutti insieme, particelle in volo.
Toglimi
le corone di fiori dalla testa,
le folate di vento tra i capelli
il chiarore di luna dalle mani
e la fresca rugiada sulla pelle.
Io sono una poesia
sono nient’altro che vita, vita vera
a volte sono luce e a volte ombre,
tra le mie gambe non ci sono onde.
Sono sincera a volte e altre imbroglio.
Non darmi
maschere che sono solo tue
portami rispetto come a un sogno.
Io non pretendo niente,
sono un improvviso temporale
e spesso, molto spesso faccio sesso.
Scende dolcemente
Attraversando un manto
Di luminose stelle
Leggiadri universi senza fine
Ruotano tumultuosamente
Intorno a un astro onnisciente
Si dipanano astrusi conflitti
La libertà dell'anima riemerge
Dalle rovine della mente
È la vita priva dei confini
Che conducono all'amarezza
Il primo passo verso la salvezza.
Per te che vivi nel buio
Di ogni istante
Travolto dal flusso del tempo
Così poco importante
Ancora un abbraccio
Per te che dormi lontano
Dalle stelle del vento
Sognando ogni notte
Il madido corpo
Di una menzogna
Ancora un saluto
Per te che sorridi alle foglie
Cadute dal cielo
Senza voltarti mai indietro
Malgrado tutto
Sei rimasto te stesso
Pur respirando
L'esasperante silenzio
Dell'immensa foresta
Nella solitudine
Di un solo bacio.
Adesso splende
Un sogno
Tra sconfitte e promesse
Un dubbio atroce
Infonde oscurità
Alla libertà del cuore
Si sbattono porte
Con fragore
Nell’antro dell’amore
Impiccato a un ramo
Desideroso di parlare
Fino a notte fonda
Con l’anima di fuoco
Di una donna
Vedo nello specchio
La miseria
Del mio sentimento
Se potessi stringerti ora
Volerei fino alla fine
Dei miei giorni
Come una farfalla.
Un viaggio inaspettato
Macchie di colore
Ovunque
Il mio cuore in tumulto
Ricordi
Profumi
Su lunghi panni stesi
La fioca luce del sole
Il riverbero
Dei miei pensieri gode
Rimane una strada
Dissestata
Parole infrante
Un corvo gracchia
La sua follia
A un passante
Misericordia
Per un occhio solo
Che affonda lentamente
I propri sogni nel catrame.
Più fiducia in sé stessi
Piuttosto che andare a cercare
Una ragione smarrita da altri
A volte basta poco
Un sorriso
Una menzogna
In fondo che importa
Quando si ha voglia di amare
Tutto può andare
Altre volte
Invece
Sembra proprio di trovarsi
Di fronte a un altro universo
Così distante
Così diverso
Che nessuno ha il coraggio
Di dirti
Che tutto rimarrà così
Anche quando tu non ci sarai più
E se ti dicessi che
Ciò che voglio davvero
È rimanere a casa
Ad attendere il tuo ritorno
E fare l'amore ogni giorno
Addormentarmi tra le tue braccia
E poi svegliarmi
Ricominciare daccapo
Come se ogni sogno fosse un nuovo inizio
Anche se ormai ti conosco...
Diresti sicuramente che sono uno sciocco
E chissà
Forse hai ragione
Ma questa piccola mia
È pura riflessione
Come dice qualcuno
Non la poesia
Di un uomo
Che ha trascorso da anni ormai
La sua lunga stagione
Conquistandosi la fiducia di molti
Ma non quella del cuore
Perché da qualche parte
Lo sento ancora urlare.
per i momenti gioiosi
che non ho saputo dare.
Non ho colto
il disagio delle tue parole;
incomplete e sibilline.
Volto indecifrabile
dalle caratteristiche
di una sfinge.
Mi hai confuso
e deviato per altre strade.
Riporterò indietro
le lancette del tempo.
Brucerei le mie mani,
a prova di fedeltà eterna.
Ma ho esaurito
il serbatoio delle lacrime.
Non fidatevi del vostro
E altrui silenzio
Nel cuore c'è bisogno di rumore
Di un casino assurdo
Di far saltare le fondamenta
Dell'indifferenza
Sognate a occhi aperti
Guardando il cielo come un orizzonte
Per ricostruire le radici di un sentimento
Vivete d'improvvisazione
Nessun monologo
Ma scambi d'espressione
Fate echeggiare sinfonie d'amore
La musica di un altro tempo
Fuori dagli schemi
Sorridendo mentre fate
Quello che vi riesce meglio
Quando appoggiate le vostre labbra
Sopra una giusta causa.
Hanno avuto la meraviglia
a distinguerle
La beltà, al vederle
La felicità' a tratti parsimoniosa, da godere completamente
Unione di appagamento e stupore
Le cose fantastiche finiscono
Nessun divino miracolo
Lasciano solo memorie, fotografate, scritte, segnate, vissute
Nessun ripensamento
Le cose fantastiche spariscono
Nel tempo si perdono
Esaurendo i loro effluvi.
Le cose fantastiche poi, feriscono tanto quanto hanno dato
Si ammala daccapo, quanto han guarito.
Inermi restiamo straniti
davanti a questo scempio inarrestabile.
Traboccano in noi supposizioni perplesse



