Quest’è l’ultimo treno nella notte
ignari passeggeri a me d’attorno
qualcun sale, qualcuno fa ritorno
ognun di vita va per le sue rotte.
Li vedo in carne e ossa ma i lor volti
non lascian trasparire i lor pensieri,
gioie, dolor e i loro desideri,
e i silenzi diffidan pur gli ascolti.
Questi ultimi versi mentre viaggio
sto per postar sul sito mio virtuale
cercando consonanza spirituale
d’anima ignuda mia, del mio linguaggio,
ad ignoti avatar mando il messaggio
ma di chi mi sta attorno non mi cale.
ignari passeggeri a me d’attorno
qualcun sale, qualcuno fa ritorno
ognun di vita va per le sue rotte.
Li vedo in carne e ossa ma i lor volti
non lascian trasparire i lor pensieri,
gioie, dolor e i loro desideri,
e i silenzi diffidan pur gli ascolti.
Questi ultimi versi mentre viaggio
sto per postar sul sito mio virtuale
cercando consonanza spirituale
d’anima ignuda mia, del mio linguaggio,
ad ignoti avatar mando il messaggio
ma di chi mi sta attorno non mi cale.
Commenti
Il sonetto è a dir poco perfetto, in metrica, rime, definizione e intelligibilità delle strofe, senza incertezze ed inciampi di alcun tipo.
"" m’arrivano i giorni
qui alla spicciolata
fin sulla porta
pensierosi e stanchi
senza parlare del tempo che rimane
ripeto
di portare lavoro per i figli
non penso ad altro
e mi chiudo dentro
poi bussano di notte
ma aprendo
non c’è nessuno
è il domani
occhi vuoti
a fissarmi ""
ciao, vir
Molto suggestivo, e triste come sempre, il tuo testo del quale mi onori.