Sulla tiepida battigia cammino
osservando in lontananza
il caos della mia città
nel silenzio d'un tramonto.
E penso al profumo della vita
che s'allontana come farfalla
agli echi del vento
regalandomi
un brivido di libertà
d'un attimo sfuggente
che non riuscirò trattenere
oltre un sospiro
nel frammento d'un giorno che muore.
Osservo un vecchio ricurvo che tende la mano
quasi a voler afferrare una conchiglia che giace riversa,
sballottata da un'onda ribelle,
poi rinuncia, lasciando che il mare la riporti lontano
a riposare nel suo mondo sommerso, come il suo,
come il mio, immerso in questi attimi
che non torneranno più.
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Ciao
Aurelio