Il mondo ti guarda
come un patrigno
arrabbiato insulso
rozzo
ti guarda e pretende
da te la fedeltà di uno schiavo
mettendoti il costume
di un uomo libero
mentre mente
puoi vedere
il suo ghigno
diffida della bellezza
alla poesia
non lascia certezza
nè templi nè
ti darà
solo la sua risata
i suoi giudizi
sferzeranno il tuo spirito
che per il dolore
si farà insensibile
la tua parola
diventerà la goccia
di un fiume carsico
costante penetrante
irriverente
scaverà corroderà
le fondamenta
di una civiltà
che ha buttato i suoi versi
nel pozzo infinito
di una monotona
ignoranza conformista.
come un patrigno
arrabbiato insulso
rozzo
ti guarda e pretende
da te la fedeltà di uno schiavo
mettendoti il costume
di un uomo libero
mentre mente
puoi vedere
il suo ghigno
diffida della bellezza
alla poesia
non lascia certezza
nè templi nè
ti darà
solo la sua risata
i suoi giudizi
sferzeranno il tuo spirito
che per il dolore
si farà insensibile
la tua parola
diventerà la goccia
di un fiume carsico
costante penetrante
irriverente
scaverà corroderà
le fondamenta
di una civiltà
che ha buttato i suoi versi
nel pozzo infinito
di una monotona
ignoranza conformista.
Commenti
Si ritorce contro ogni nostro tentativo di recuperare il perduto senso di civiltà! Molto bella davvero, amico Enrico! I miei sinceri complimenti.. anche per lo stile e la forza!
SERENO FINE SETTIMANA ENRICO...
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