Vidi quel vecchio sul dondolo stanco,
una paletta inanimata sul grembo teneva
e quella piccola mosca che sulla mano posò
con la paletta schiacciò, chissà se qualcosa provava.
Morendo la mosca nessun suono emetteva,
il vecchio pensava "Non si può chiamar neanche Morte",
è bastato un secondo secco che il dolore ignorava,
piccola mosca, piccolo urlo di strazio, dannata sorte.
Piccola mosca, flebile Crac! e nessuno più ne parlerà,
come te a miliardi in questo mondo di vincenti,
nessun si chiedeva cosa fossero i nei della società,
il Paradiso è dei grandi, non importa se ti penti.
Perché nello schianto la piccola mosca ruggiva
ma non si sentiva perché i giganti fan rumore,
piccola macchia nera che non peccava e gemeva,
piccolo il corpo, ma d'un uomo il dolore.
Schiacciando la mosca si colpì anche la mano,
così si accorse che una paletta fa male,
e se nel piccolo insetto la vita ignoriamo,
con gli occhi troppo grandi per le verità osservare.
Il vecchio si rese conto in quello squittio
che a quella mosca dei grandi sogni strappò,
che aveva sputato in faccia a qualche dio,
così sollevò la paletta e un colpo si sparò.
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