“In natura il primo verde è dorato, e subito svanisce. Il primo germoglio è un fiore che dura solo un’ora. Poi a foglia segue foglia.
Come l’Eden affondò nel dolore, così oggi affonda l’Aurora. Niente che sia d’oro dura.”
(Robert Frost)
Sei fugace, amore,
come un batter d’occhio,
come la linea del crepuscolo
e come il mare in profondità.
Sei come le bolle di sapone,
come centouno conchiglie,
come mille ali di insetti.
Sei semitrasparente,
sei l’arcobaleno,
sei magica
come
la levata
della canicola.
Inizialmente ti tingi
di un colore lilla-lavanda
poi viri in pesca-arancione
e alla fine proietti su di noi
i tuoi celesti stati mentali,
il primissimo chiarore
mattinale. L’aurora.
Sei dorata, amore,
e talvolta rosea
o purpurea
e a volte
anche ramata.
Da meandri più oscuri
ti osservo mentre ti avviti
in tonalità incapaci di resistere,
in transiti terreni e slanci mistici.
Finché durerà la tua interferenza,
queste mie piccole percezioni
ti resteranno abbracciate,
come un punto nave
al suo orizzonte.
“Essere poeta è una condizione, non una professione.”
(Robert Frost)