un posto sulla terra
più simile al cielo,
annulli i confini
nell’infinita distesa
del deserto rosso.
Valle della Luna,
alte montagne sabbiose,
policrome,
intervallati canyon,
archi delicati,
ponti naturali,
pietre come funghi,
incisioni rupestri,
tombe e templi
scavati nella roccia.
Panorama mozzafiato!
Un mare d’estate,
in un quadro dipinto
in una coperta di stelle.
Silenzio!
Immergiti nei giochi di luce
tra cielo e terra.
È pura magia,
si avvicina una stella.
Si crede che sia la stagione del più puro e candido amore
Si dice che rifletta la voglia umana di continua, eterna speranza
Si suppone che ogn'om si stringa in affetto e fratellanza
Ed è questo il bello della primavera
Che tutto si spera e niente si avvera
C'è chi pensa alla futura stagione, al mare e al calore
C'è chi pensa alla passata, al freddo e al dolore
C'è chi dai ricordi non esce più, e, geloso, agli altri impone sofferenza
E c'è chi, incantato dall'avvenire, di gioia radiante dà parvenza
C'è l'amante solo, che attende giorni migliori
C'è il vecchio vagabondo, che ancor va chiedendo favori
Ci son i tramonti, che scaldano il cuor coi loro bagliori
E c'è la zitella, che spera che qualcun si innamori
Ma cos'ha tal gente in comune?
Ognuno aspetta, ognuno spera
Che forse si avvera, perché è primavera!
Chi l'estate da aspettare
Chi l'inverno da dimenticare
Chi 'l passato da ricordare
Chi' l futuro da affrontare
Chi l'amore da corteggiare
Chi l'amico da chiamare
E tutti son più felici, perché?
Perché ognun ha in che sperare
Perché è questo il bello della primavera
Che tutto si aspetta e niente si avvera
il cielo piange con esultanza,
facciamo festa,
emozioni incorniciate
dentro il cuore
col calore del tiepido sole
che dà nuova vita ai germogli in fiore
che sbocciano con prepotenza e con grande ardore.
Le mie finestre non hanno cerniere,
sento l’aria fresca
e l’aurora sorridente,
vestita di rosa come il viso di un bambino.
Vago nei sentieri del cuore,
ti prende per mano e ti porta lontano.
Sorrido ai prati, al colore dei fiori
di tutti i colori,
primule gialle e rosse,
fiori vermigli e bianchi
di ciliegi, peschi e mandorli.
Sorridono le foglie scosse da
una brezza leggera
al chiarore del mattino.
Gli alberi si trasformano
in cascate di stelle colorate e profumate,
è la potenza della natura e del creato.
Quanta bellezza!
Esplosione di colori,
battiti d’ali,
melodiosi canti,
fanno sognare.
Gli spicchi di grano sono caduti ai miei piedi, che danzano tra i campi coltivati a mais e girasole.
La sirena di una fabbrica suona chiusura per lutto.
I piccioni si lanciano nel vuoto come stracci grigi, un crollo di gargoyles.
Le rondini, in alto, voleggiano e poi cercano rifugio dal temporale.
Su tutto e su tutti, incombe il frinire delle cicale dai mille occhi.
Trovandomi fianco a fianco con l’autunno,
sembra che parte della vita abbia
intenzioni di abbandonarmi, e per prendermi in castagna,
chiuda i suoi cancelli anche al sole,
alquanto trascurata la sua aria,
mi è mancato il coraggio
sin dal suo arrivo di alzarmi
per andare ad abbracciarlo per darle il benvenuto!!
Sino al suo arrivo, stavo in spiaggia,
gli occhi abituati a splendidi azzurri paesaggi,
desideravo tanto affittare
una barriera invalicabile per continuare a respirare
la stessa aria tiepida di fine estate,
lo zucchero del sole che ha sempre sorriso compiaciuto
nel vedermi piacevolmente felice, mi sono tuffato
per l’ultima volta, ma non avrei
mai voluto abbandonare niente di quel mondo,
senza molti giri di parole l’autunno,
tutto sta cambiando!!
E un senso di imminente apocalisse
Serpeggia sordamente
Questa terra non è la nostra serra
Dove un tempo pioveva
ed è dolce il sì cortese che chiama
spinge fuori dal contesto un uovo
e azzurra la processione che ama
ed è ancora fiaccola verace ed emozione
quel dolce sì cortese che tanto piglia
e rende dei due uno in un soleone
che tramuta il mondo - lo tien in briglia
sembra perspicace e quell'intimo Sole
rende agli uomini calor e pace
un sì cortese che giace
come un canto suonato dal balcone
un favor è l'amore una amicizia con un fiore
un guardar le stelle mentre si tace
Di latte hai bagnato la terra
Nei microbi mondi sotto i miei piedi
Dolcemente l'etra in cui siedi
Loda riverente la cicala
"La Luna brucia!"
"È lava, ci cola addosso!"
Poiché l'occhio del cielo
È diventato rosso
Luna amata, vergine satellite
Chi ti ha cucito quest'abito di fiamma?
Quale sarto ti ha fatto abbellite
Tendimi la mano, scendi, mia bella