Non piangere, fratello, bevi il vino,
bevi e annega nel sangue della vite
la tua malinconia…
Che ti importa dell’essere e non essere.
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Sai che l’uomo è la belva delle belve,
che mangia la sua carne,
beve il suo stesso sangue e si ubriaca,
insanguina le pietre dell’altare,
calpesta i tabernacoli,
ma prima di morire guarda il cielo.
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Vivi, cavalca l’attimo fuggente,
tu che incroci la lancia con la morte,
ma non dimenticare che la vita
è una stazione di transito.
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