Immerso nel buio della mia stanza
ascolto il silenzio.
Impercettibile brusio che rende precaria la realtà,
mentre i minuti battono sull'incudine del tempo,
che avanza cancellando i ricordi
strappati dal vento,
come castelli di rabbia...
Dove sono stato non so
cosa ho visto non ricordo,
tra presente e passato
poche cieche certezze...
Dei miei sogni ricordo tutto nitidamente,
è la realtà che mi sfugge dalle mani.
Nonostante io sia un precario equilibrista
cerco di starci dentro ammesso che ci riesca,
mentre i miei dubbi rimbalzano
su uno specchio di cristallo,
i miei sogni volano via
dalla finestra socchiusa
come aquiloni che hanno rotto il filo.
Cerco di cambiare per poi ricominciare,
ma spesso mi perdo...
Quando lascio tutto e me ne vado,
quando torno e pretendo di essere ascoltato,
quando lei non c’è,
quando non la posso avere...
Sulle pareti finestre indifferenti
mi stanno a guardare
lasciando passare il vento
che non cessa mai...
Attraversa questa stanza
scompaginando i fogli di un passato a pezzi
come un puzzle lasciato a metà
che non riesco più a comporre,
è una immagine già vista
che non riesco a mettere a fuoco
ma so che mi appartiene.
Abbandonato in questo deserto di ombre
non so dare un significato
al mio sorriso sigillato
in una lacrima di vetro.
Tento di abbattere questo muro
lottando contro il fantasma nero del mio orgoglio
e i mulini a vento della mia anima,
ma poi rimango da solo
e un'altra volta mi perdo...
MI PERDO...
ascolto il silenzio.
Impercettibile brusio che rende precaria la realtà,
mentre i minuti battono sull'incudine del tempo,
che avanza cancellando i ricordi
strappati dal vento,
come castelli di rabbia...
Dove sono stato non so
cosa ho visto non ricordo,
tra presente e passato
poche cieche certezze...
Dei miei sogni ricordo tutto nitidamente,
è la realtà che mi sfugge dalle mani.
Nonostante io sia un precario equilibrista
cerco di starci dentro ammesso che ci riesca,
mentre i miei dubbi rimbalzano
su uno specchio di cristallo,
i miei sogni volano via
dalla finestra socchiusa
come aquiloni che hanno rotto il filo.
Cerco di cambiare per poi ricominciare,
ma spesso mi perdo...
Quando lascio tutto e me ne vado,
quando torno e pretendo di essere ascoltato,
quando lei non c’è,
quando non la posso avere...
Sulle pareti finestre indifferenti
mi stanno a guardare
lasciando passare il vento
che non cessa mai...
Attraversa questa stanza
scompaginando i fogli di un passato a pezzi
come un puzzle lasciato a metà
che non riesco più a comporre,
è una immagine già vista
che non riesco a mettere a fuoco
ma so che mi appartiene.
Abbandonato in questo deserto di ombre
non so dare un significato
al mio sorriso sigillato
in una lacrima di vetro.
Tento di abbattere questo muro
lottando contro il fantasma nero del mio orgoglio
e i mulini a vento della mia anima,
ma poi rimango da solo
e un'altra volta mi perdo...
MI PERDO...