Oltre i vetri della mia finestra
il cielo sta esagerando un po’
e, quante volte gliel’ho detto,
non deve lui proporsi comprimario.
Appena finirà di piovere
farò entrare l’aria in questa stanza
e spegnerò la lampada in salotto
sul quale ho sonnecchiato sveglio.
Da parte lascerò la solitudine,
sopra il lavello la caffettiera vuota
e, fischiettando mezzo pomeriggio,
un libro, aperto al primo capoverso.
Dopo, scenderò nella mia strada
ad inchiodare nuovi riverberi di sole
e alzando gli occhi io lo saluterò.
Appena finirà di piovere…
Commenti
Per la normale pioggia si prende l'ombrello e si va...ma contro la bufera non c'è difesa...posso solo aspettare che si esaurisca da sé...ma temo che mi esaurirò prima io...e sinceramente non vedo l'ora di sparire.
Chiedo scusa per la malinconia