Appari mite, in un angolino
infreddolito, dove vicino
a finestre c'è il cielo
che si chiede, se sopravviverà
se i rumori potranno stonare
e dar spazio alla quiete felice
che non si spaventa, di quel che
accadrà, ad uno oscuro futuro
disarmato senza batticuore
e lame ben affilate, fra luci
nella nebbia calata
insistentemente
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