Regina del telaio hai tessuto con i fili dei sogni, del destino, della vita
L’alba della tua vita promettente di luce radiosa
Si rivelò di fronte alla natura,
Incoronata da gemme di rugiada del tuo genio
Come le corone dei tuoi monti, cattedrali con guglie maestose.
Aurora di porpora imperlata dai tuoi fili
Aspettavi paziente il germogliare dei tuoi fiori
Mentre ti passava il tempo sulla terra.
Fanciulla di feconde promesse,
Di sublimi speranze
Grovigli di fili, di corde di telaio,
Ti legano alla tua montagna.
Libri cuciti col valore del silenzio
Accanto a tradizioni e miti della tua amata Terra.
Hai cucito e ricucito sul diritto e sul rovescio
Come la vita, l’alveare del poeta.
Hai catturato le ali del vento
Per ricucire il Mondo, il filo per l’infinito.
Tenendo per mano il Sole
Hai seguito il suo ritmo
Come alba rosata al mattino
Rughe scure la notte senza sole, senza stelle
Musa operosa come ape
Ti sei dedicata alla tua arte con passione, con determinazione
Pagine di tessuto hai perforato con fili,
Trama densa, inestricabile
Come seta è diventata.
Grosso filo, filo lieve sgusciato dal nulla,
Ti ha condotto sin dalla culla.
I tuoi giochi hanno incantato l’umanità,
Con occhi miopi che non hanno visto sveglia,
ho conosciuto in te la meraviglia.
Per te canteranno in eterno le muse, insieme alle sirene nell’azzurro mare, sventagliate dolcemente per accarezzare.
Per la tua anima generosa e grande come la tua gloria,
Canteranno il merito della tua passione,
Sempre vivente come astro del cielo splendente,
Canteranno per cullarti anche nell’eterna dimora, come ti cullava tua madre, "anninnia pipia" rovesciandoti torrenti d’infinito amore, con tanti petali di poesia e soavi profumi di speranza,
Quando ignorava ancora l’aureola immortale della tua gloria futura
L’alba della tua vita promettente di luce radiosa
Si rivelò di fronte alla natura,
Incoronata da gemme di rugiada del tuo genio
Come le corone dei tuoi monti, cattedrali con guglie maestose.
Aurora di porpora imperlata dai tuoi fili
Aspettavi paziente il germogliare dei tuoi fiori
Mentre ti passava il tempo sulla terra.
Fanciulla di feconde promesse,
Di sublimi speranze
Grovigli di fili, di corde di telaio,
Ti legano alla tua montagna.
Libri cuciti col valore del silenzio
Accanto a tradizioni e miti della tua amata Terra.
Hai cucito e ricucito sul diritto e sul rovescio
Come la vita, l’alveare del poeta.
Hai catturato le ali del vento
Per ricucire il Mondo, il filo per l’infinito.
Tenendo per mano il Sole
Hai seguito il suo ritmo
Come alba rosata al mattino
Rughe scure la notte senza sole, senza stelle
Musa operosa come ape
Ti sei dedicata alla tua arte con passione, con determinazione
Pagine di tessuto hai perforato con fili,
Trama densa, inestricabile
Come seta è diventata.
Grosso filo, filo lieve sgusciato dal nulla,
Ti ha condotto sin dalla culla.
I tuoi giochi hanno incantato l’umanità,
Con occhi miopi che non hanno visto sveglia,
ho conosciuto in te la meraviglia.
Per te canteranno in eterno le muse, insieme alle sirene nell’azzurro mare, sventagliate dolcemente per accarezzare.
Per la tua anima generosa e grande come la tua gloria,
Canteranno il merito della tua passione,
Sempre vivente come astro del cielo splendente,
Canteranno per cullarti anche nell’eterna dimora, come ti cullava tua madre, "anninnia pipia" rovesciandoti torrenti d’infinito amore, con tanti petali di poesia e soavi profumi di speranza,
Quando ignorava ancora l’aureola immortale della tua gloria futura
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