Sciupo gli addendi del tempo
nel naufragio dei miei battiti
e tu, fiore reciso da un respiro,
inciampi nei miei ritornelli
come l’abito ascetico della sera.
Ed un pianto di luna piena
carezza un pianoforte di brina,
autografa bucce di parole
cadute sulle geometrie pronominali
nel silenzio dei ricordi,
spendo sceneggiature d’anima
al mercato dei giorni imperfetti,
rileggo il tuo cuor ancor
fra i passaporti degli orizzonti miei,
ti cerco, amor perduto nel vento.