L’eco della mia vita nella tua
respirava d’autunni lontani,
pronunciava malinconie siderali
in un inciampo d’anime solitarie
ed il silenzio ci abbottonava
al suo cappotto d’inverno,
colorava d’addio i passi dell’amore
e noi, coinquilini di un abbraccio
senza conversazioni di cielo
telefonammo alla segreteria del dolore,
cancellammo il bacio dei sensi,
dividemmo sguardi senza tempo.
Mai più ritorneremo
ad affittar il nostro naufragio
alle periferie di un sole spento,
aurora senza indirizzo
è il confine del nostro corpo,
romanzo senza alcun protagonista
il battito del nostro cuor.