Vorrei cullarti
Con le vesti tue tessute in vecchi paesi di pietra
Come fa il vento con la barca
Vorrei singhiozzarti parole nelle orecchie
E dirti "eccoti, finalmente"
Vorrei stillarti mieli dalla bocca
Su labbra che sanno di sale
Su lingue che parlano in modo perlato
E fanno sapore di salvia
Vorrei slacciarti la chioma come fronde
E colarla a picco sulla fronte tua
Vorrei osservare sul tuo capo piccoli campi di saliva
Lasciati da un bacio
Vorrei cantanti con corde e salteri
Musiche di mari e delfini
Vorrei vederti riflessa
Sugli occhi dei fiumi a saltellare
E specchiarmi nei tuoi vetri
Scuri e di forma globulare come la luna
Vorrei vederti ferma negli spazi di una casa
Tra spilli e fermagli
Forte e salda, ancora, scoglio su acqua salata
Vorrei passare dita sulla pelle
Come un cieco che legge
Coglierti leggera sulle spalle, sentirti pesare
Sentir tintinnare gioie e perle e parole assonnate prima di dormire stanco in stanze separate
Vorrei sentire tutto e sempre
Vorrei seppellire e ripiantare con te al mio fianco
Vorrei il tuo tanto e il tuo niente
Vorrei
Sì, insomma
Non so più che dire
Te, tutto, ovunque, sempre