Spesso la mattina mi sveglio nel tuo cuore,
senza sapere di preciso, come un vecchio
poeta barbone come me,
possa interessare ad una regina come te,
che mi guardi semplicemente felice,
vicina a sufficienza per ammirare lo stesso cielo,
stesse stelle in queste notti limpide di dicembre!!
Siamo emigranti del cielo,
eppure ogni volta, volgiamo lo sguardo,
e ancora emoziona intensamente
è immensa la gioia di avere un posto
in prima fila per poterlo ammirare,
anche lui sembra, al colmo della felicità,
ammira e apprezza la nostra vicinanza,
e connesso con noi
ci rende più azzurro ogni giorno
che trascorriamo insieme!!
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Buon Natale a te e famiglia, Genè!