Si aggirano per strade divenute sepolcri
i loro passi sono come parole incise
su pallide lapidi di paura
ogni sillaba attutita dalla strada
è un sibilo simile ad un ultimo respiro
ci riconosciamo appena
dietro un mantello di costrizioni
che pochi hanno il coraggio di strappare
vorrei urlare, urlare, urlare
e nello stesso tempo abbracciarti
fino a che il tuo corpo si fonda
con il mio
l’urlo si spegne in un silenzio assordante
di inedia, i nostri corpi sono involucri
di anime immerse in anestetico.
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segno che ci si può lasciare andare
almeno nelle poesie
Quelle che ti emozionano al primo sguardo
Un saluto cordiale