L'inverno bussa a le porte
*
Oggi ‘n vento che taglia la faccia.

co’  ‘sto cèlo che pare de piombo

de li tòni se sente er rimbombo

e già sento cascamme le braccia.

*

Se ariscrocchia co’ ‘n artro alluvione

-e me pare che già s’ariaffaccia_

ciariffoga de melma e mollaccia

rimettennoce giù a pecorone.

*

L’autunno ha già preso la scesa

e l’inverno già bussa a le porte

la stagione va verso la morte

che a l’inverno s’è già quasi arresa.

*

Preparamo majoni e cappotti

accennemo la stufa o er camino

nun penzanno che ariva er casino

e che l’acqua verà giù a botti.

*

Ma speramo perché, doppo tutto

se ‘st’inverno sarebbe più mite

se potrebbe guari’ da l’artrite

sempre che fosse pure più asciutto.

***

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Profilo Autore: enio  

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Commenti  

Giò
# Giò 12-12-2020 17:39
Il dialetto ha sempre un certo non so che di più.
A me piacciono i dialetti e contenta di leggere il tuo.
Ciao...^.^
enio
# enio 12-12-2020 18:19
Grazie Giò ne leggerai molte scrivo anche in italiano ma in
prevalenza in romanesco, grazie ancora.

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