cospargere con il mio antropico
secreto i tuoi umidi anfratti.
Oh giovane Angelo sorto dal grembo
del Continente nero, sapessi quant'amo
le tue equatoriali bio-sembianze.
il sole alto
ha bisogno del cielo
tu hai bisogno di lei
e la notte non passa mai
se lei non sta accanto a te.
E' la cosa più bella che c'è
non esiste nessuno
soltanto lei
che ti dà tutto l'amore che vuoi
e non ti perdi mai.
Lei come il sole e la notte ritorna
è la luce che accende il tuo cuore
che brucia d'amore.
Non puoi fare a meno di lei
le parole non bastano mai
mille giorni in un giorno ritornano
e questo giorno amore
lui lo dedica a te.
La sua poesia.
Il sorriso di nostro figlio si spegne
Nessuna voce consola il cuore
Tra ciglia appesantite
un velo di tristezza
fa fatica ad asciugare le lacrime
Nei taciuti sguardi
un tormento ineludibile
punge forte il profondo dell'animo
Solcati dallo sconforto
io e te
ci diamo la mano
colmi d'amore
io e te
incatenati l'un l'altro
sogniamo
Colmi d'amore
noi nuovamente sogniamo
miniati da maquillage
perlaceo e iridescente
un'illusione d'amore vero
sotto un manto
di caterve fiorite
e petali di passione,
bruciati da languide carezze
e soavi baci al miele
con burro di karité
nella profonda notte
sul ciglio del placido Nilo
svelata ai nostri sensi
accesi al lume di candela,
per poi fammi morire
nel suo spasimo
perché perché, perché...
Possa sentirne il suo fascino
tutta la sua sensibilità,
sconfinante abisso d'amore
dove cadere sepolta
nelle sue viscere
per sempre con te al mio fianco
per sempre, con te per noi,
sommergendomi estasiata
nelle lacrime di felicità
che asciugheranno
tutte le antiche solitudini
di cui un tempo passato
mi ha svestita d'amore
l'amore che anelavo
e ancor sospiro,
anello di congiunzione
alla luce della vita
nel celebrare quel mero fato
che or sorride radioso
mentre avanza nel cingermi
nella sua stretta di cuore
a farmi sentire viva,
bocciolo peculiare in rinascita
per farne perno di traguardo
nel consumarmi in esso
in quel miraggio riflesso
nello specchio del mio sguardo d'incanto alla speme!
Ti sogno a occhi aperti
oh dolce amore mio!
E non so dove più cercarti
non so più quanto
altro tempo inventarmi
per aspettarti oltre
e non chiudere per sempre
questi stanchi occhi
vinti al duolo di non vederti
arrivare in tempo,
in tempo per vivere d'amore
l'amore che anelo
anello che anima l'anima
e cuore morente sconsolato
all'illusione di respirare zafira
anche io un po di paradiso
che sol tra le tue braccia
posso cogliere per non cadere
a picco sepolta nelle sabbie mobili
della disperazione del disamore,
senza ombra di sole
che scaldi il cuore stridulo,
senza gaudii sogni
in cui agghindarmi
sognante di poemi d'amore
decantate sol per me
in questa notte
di San Valentino,
mentre intesse spasimi
nei gemiti in cui so già
morirò nel mirino
di quel suo colpo
che secca mi perpetuerà
tra le anguste fitte nel gelo
della plenitudine dell'oblio
senza sogni a occhi aperti.
Perché dovrei
regalarti versi?
Per Citeriore, Torio
Bretonico, Reggio
Udine, Macerata, Rieti
Grosseto, Perugia, Bolzano
o per le mine
di martiri e vescovi
negli anni esposte
e non tutte concordi?
Per somma
del permesso di amare,
la protezione concessa
il privilegio perenne
di un bocciolo d’oro
o la sottrazione di tentazioni?
Per datati consigli d’invoglia,
celebrazioni di riti?
Perché l’hai fatta capitolare
… capitare
per capitolo a parte
perché del mio cuore
l’hai fatta capitale?
O perché ravvivi
la fiammella che ancora
ci mantiene innamorati?
Vabbuò, se è per questo
allora scrivo.
E la pioggia...la pioggia laverà i tuoi istinti e i miei...
Cavallo selvaggio, galoppa dentro di me, perché stupida è questa voglia di te, ma potente come il ferro e il tuono.
Ascolto musica ribelle, John Lennon, irresistibile...
Faccio e rifaccio venti volte solitari a carte, ben sapendo che i solitari siamo noi, due sciamani dispersi nel buio, due innocenti fanciulli saggi e selvaggi.
Riempimi il sesso e il cuore col tuo buio potente, col tuo sesso che sa di mogano e pietra lavica, con le tue risate così piene di vita, dolcissimo amico mio.
l'amore
come un temporale
d'Estate
a impantanarti
come un serpente
dei deserti
a stringerti la gola
fino a soffocarti
avvelenarti.
E tu sei arrivata
come una iena
leggiadra
come una piuma
e ci siamo succhiati
il sangue
fino a che, esausti
ci siamo di nuovo
persi, confusi
tra il vuoto e la cenere
nel cosmo degli anni.