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In questo spazio si possono pubblicare post inerenti alla cultura in genere: poeti, scrittori, quadri, film, musica ecc, per confrontarsi, discutere, ragionare e trovare l'emozioni che possono scaturirci.
Per non fare troppa confusione cerchiamo di aprire post settimanali, al massimo due a settimana.

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ARGOMENTO: Sul "poetare da poeta"

Sul "poetare da poeta" 7 Mesi 1 Settimana fa #11

Io modestamente credo che come un pittore imprime con i colori le sue sensazioni sulla tela il compositore sul pentagramma scrive le note di una canzone i poeti divulgano con le parole,i versi le energie le sensazioni i sentimenti che gli sgorgano dal cuore e dall'anima ascoltando una frase un fatto osservando le storie della gente insomma secondo me i poeti sono permettetemi di dire i ladri di tutti i sentimenti dell'essere umano che poi trasporta sulla carta secondo la sua sensibilità la sua empatia il suo vissuto il suo essere l'io tra gli altri

Buona serata a tutti
Maurizio
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Sull'estetica dell'arte 7 Mesi 1 Settimana fa #12

  • Catilina
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Mi sembra un tema molto attinente all'altro argomento già in discussione sul forum. Direi di accorparlo al topic precedente.
Ultima modifica: 7 Mesi 1 Settimana fa da Catilina.
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Sull'estetica dell'arte 7 Mesi 1 Settimana fa #13

  • Bowil da Wilobi
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Non credo, caro Loris, sia il caso di cambiare qualifica ai vari mostri sacri che ci hanno preceduto. Invece, sono convinto che indistintamente tutti abbiano un'anima poetica, chi più chi meno nascosta; chi più chi meno macchiata dall’ipocrisia che ci circonda e, che spesso, costringe alla resa. Il poeta (ladro, anche no) è colui che si ferma e raccoglie quanto la poesia detta e tenta di far rivivere quell’anima anche in altri. Come chiaramente descrive Lilith. Sia per scrivere, sia per leggere serve sinergia con la propria anima poetica, la famosa ispirazione … “anche e per leggere”. Non credo capiti solo a me che uno stesso testo, possa ingenerare sensazioni finanche opposte, se letto in momenti diversi, magari a distanza di tempo.
Anima poetica parla la stessa lingua, si nutre dallo stesso piatto e sopravvive … anche al gelo.
Ma per tornare al lato poetico, cercando di qualificarlo, credo non si possa fare a meno di osservarlo praticamente: passando ai raggi poetici qualche testo. Senza, naturalmente, fermarsi al mi piace o meno, ma esplicitandone le proprie motivazioni (sia pro che contro). Come ogni squisitezza gastronomica, anche poesia necessita degli ingredienti giusti. A noi comprendere obbligati, superflui e contrastanti. Ora spazio ai giudici.
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Sull'estetica dell'arte 7 Mesi 1 Settimana fa #14

  • Ardoval
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Un poeta scrive di tutto, bello o brutto che sia.
Un poeta scrive emozioni, pensieri, riflessioni.
Ovviamente, ogni "poeta" scrive con  una propria sensibilità ed emotività e  con un proprio stile che lo individua.
Il tema non è l'affermazione di un paradigma a cui aderire per "poetare" o meno. Mi chiedo, semplicemente, se  un componimento poetico debba avere o no un equilibrio tra forma e contenuto, una composizione di parole tale da  "vestirle" da versi. Il che, ovviamente, non significa legare  la poesia a  canoni prettamente  oggettivi! 
Mi chiedo, per esempio, se c'è oggettiva differenza tra:
"...stasera la luna non ha stelle, ma un  cielo scuro che le copre la faccia..."
e
"...questa sera il cielo è tutto scuro al punto tale  che non c'è neanche una stella e neanche la luna..."
La domanda è se qualsiasi scritto può dirsi poesia. Se la risposta è affermativa, allora, siamo tutti poeti, senza eccezione alcuna e, di conseguenza,  la questione posta all'inizio non ha più senso che venga dibattuta.
Un saluto amichevole a tutti.


 
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Sull'estetica dell'arte 7 Mesi 1 Settimana fa #15

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Oggi in pochi conoscono la metrica latina. Al liceo molte regole mi sfuggivano ma il mio professore mi diceva che il mio orecchio musicale mi salvava sempre. Ecco! La poesia deve avere delle qualità musicali e un potere evocativo. La poesia è come uno spartito, se ci pensi. Forse il verso in rima trova più facile maneggiamento. Il verso libero è insidioso, è dissidente, è indisponente e indomabile ma si fa modellare, se segue la musica giusta. Poi non so, scrivo da così poco tempo…è difficile dare delle definizioni. E poi perché sono l’unica donna ad intervenire? Sarebbe bello leggere anche le altre!
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Sul "poetare da poeta" 6 Mesi 2 Settimane fa #16

Indipendentemente da come si pongono i versi sul foglio,
l'abilità del poeta è quella di catturare l'attenzione del lettore
e condividere con lui sentimenti ed emozioni.
Saverio Giovanni Ferrara
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Sul "poetare da poeta" 6 Mesi 2 Settimane fa #17

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Io trovo che la poesia possa essere tutto meno che un qualcosa accostato alla matematica. Non sempre lo è e, se lo è, è perchè si rispettano i canoni comportamentali della metrica ma, come la mettiamo per gli ermetici? Naaaa... secondo me la poesia va oltre, molto oltre. Vero è che il mondo è comunque fatto a gradini.
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Sul "poetare da poeta" 6 Mesi 2 Settimane fa #18

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è proprio vero, c'è un vero abuso del termine poeta, io lo scrivo e ripeto da secoli in giro e sul mio blog personale, siamo piccoli scrittori, qualche volta cogliamo frammenti di poesia, e poi girano saccenti critici che basta dargli un cappello da moderatore, e si sentono un gradino più in alto...io credo davvero di soffrire di umiltà a tal punto di nascondere da facili allori le mie pagine di diario prosastico, odio le evidenze o i punti punteggi plus e via discorrendo, amo starmene in disparte, e quando mi faccio vivo è perchè trovo questa sintonia improvvisa nelle parole della Lilith che mi sono piaciute moltissimo, voglio dire i suoi dubbi circa il poeta o lo scrittore...bene, sono uscito dalla tana, anzi mi scuso, e non è ipocrita formalità la mia, con la direzione e con voi tutti per non essermi presentato, sul forum, se una volta sul forum free mi hanno cacciato perchè avevo saltato la presentazione, ma voglio dire che bisogna conoscersi da anni prima di prendere decisioni, io sono vecchio e non manco di rispetto, solo che sono un orso solitario, nel senso più stretto della parola, ecco tutto, poi farà fede chi mi conosce, e quant'anche non fossi ben conosciuto, un minimo di ricerca o di anamnesi e risulterà evidente che la penso così da una vita, in ogni sito ribadendo che ho sommo rispetto della poesia, a tal punto da considerare le mie solo prosastiche, e manifestanto il mio diverso concepire con educazione ma anche con ferreea determinazione, ancora le mie scuse, e un grazie a te Lilith, un saluto a voi tutti e tutte, ciao Vir
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Sul "poetare da poeta" 6 Mesi 2 Settimane fa #19

  • Bowil da Wilobi
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Potrei evidenziare il mio pensiero diversamente, ma così, lo sento più aderente.


Poetica e patetica

Non sei politico, poeta
non hai necessità di voti
nemmeno del sei politico.

E tu poetica
non restare sulla smarrita via
ad affiancare la politica
che abbindola patetica
più che affascinare.

Dai non specchiarti
nei suoi dettami attuali
in quello spiluccare
che lascia il vuoto attorno
piuttosto del buon uso

… consumo di poesia.


E, conseguentemente, comincia ad essere poesia quello che regala, anziché pretendere.
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