Andrò errando all’imbrunire
finché la rugiada vedrò umettare
le gemme a primavera.
Mi affiderò al viaggio di un girasole,
e unici compagni del mio andare
l’inquietante ombra dei miei passi
ed il grido di una lacrima tra le ciglia.
Frantumerò cocci di vetro alle spalle,
mentre, sull'altare del cuore,
forte pulserà il ricordo di pagine sbiadite,
di calendari stracciati dallo scorrere del tempo.
Ti ritroverò anima mia,
pur dovessi scalare vacillanti ponti
e sfidare controvento la tempesta.
Mi difenderò dai tuoi arcieri,
con frammenti di diamanti e grani di rosario.
Tra le braccia ti cullerò domani,
e davanti ad arnie di miele selvatico
sazierò la tua fame e le tue voglie,
e dolci parole smollicherò su candidi fogli.
I nostri giorni domani,
saranno passi su sentieri d’inchiostro,
che racconteranno la storia
agli equinozi di nuove primavere.