E come si piegò
Si diradò
Si perse… disperso - l’amore!
E come caddero i suoi archi
Nel nero profondissimo
Delle sue macerie
fino in fondo.
E come mi ostino a non sentirmi triste
E come mi ostino a non sentirmi triste
-Fra ciottoli -fanghiglie -pensieri lesionati;
Fra lacerti d’amori ormai svogliati.
- E come si piegò e si perse
Disperso amore
- Che di tutte le calamità
Disperso amore
- Che di tutte le calamità
Non scorgo traccia:
-Nessun ricordo
-Nessun avanzo.
-Né lampada
- Né lampione
Nè filo elettrico strappato.
-Né vento o foglie morte;
-Nè nebbia
-Nè grigiore.
-Né vento o foglie morte;
-Nè nebbia
-Nè grigiore.
Solo il mio nartece
-Nel chiuso del suo umore.
Commenti
pallido ricordo, credo sia da cancellare e tu l'hai fatto benissimo con la tua veemente versificazione.
Complimenti Hera!