… E non saprei, si,
non saprei dire
cosa fossero i miei occhi
prima di specchiarsi nei vostri.
Un niente, una stasi,
un mare piatto,
quel moto ondoso calmo
in assenza di risacca….
Al contrario c’è vissuto,
c’è vita in ogni cosa,
per occhi vivi, recettivi
e curiosamente furbi….
Scorre il fiume e i suoi ciottoli
che sembra facciano a gomitate
per arrivare primi
come sogni che hanno fretta
a disegnare il futuro…
Io, cerco di acchiappare il mio
me lo tengo stretto
sciolgo i miei sogni e lascio che corrano…
Ho osato, ho spiegato le ali,
ho imparato a volare…
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Profilo Autore: Giò  

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Commenti  

Giancarlo Gravili
+1 # Giancarlo Gravili 12-01-2018 16:58
Un'apertura al divenire non senza paure e affanni. La certezza appare proprio nell'incertezza e da essa ci si lascia trasportare verso mete a noi sconosciute. Intensi e riflessivi versi. Un caro saluto Giò
Cosetta Taverniti
+1 # Cosetta Taverniti 12-01-2018 17:23
Complimenti bellissima poesia. La voglia di lasciarsi andare, superare la paura e volare libera verso il futuro. Molto propositiva. Un abbraccio.

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